New York

Una rada sull’acqua, la mentalità del recupero di spazi ad una fruibilità del tempo libero, tutto questo nasce da vari fattori. La trasformazione del lavoro, l’invecchiamento della popolazione ha portato valorizzare aree dismesse industriali per dotarle di nuove configurazioni e destinazioni.

La soluzione organizzata per il greenport waterfront park nasce intorno a vincoli imposti da due presenze significative: il veliero Regina Maris e una giostra.
Naturalmente la preesistenza è quella comune dei porti a ridosso di grandi metropoli.

Il veliero viene collocato in zona centrale all’ancora, ma diviene un’attrazione di percorso sul molo naturale, la giostra trova una collocazione arretrata dal filo mare ma baricentrica rispetto all’area e fa sentire la sua presenza immediatamente dalla via di accesso, la evidenza delle alberature della Regina Maris sono comunque avvertite... 

 

...avvolgente una gradinata per spettacoli delimita la zona per l’orchestra e laterali si trovano da un lato corto i depositi delle piccole e medie imbarcazioni in alaggio con gli spogliatoi per il pubblico, dalla parte opposta si trovano ancora posto per imbarcazioni e officina manutenzioni con schermature di fronte le aree le aree di vendita gaget e vari prodotti affini al club.

Una zona di osservazione e relax con bar si inserisce in continuo sulla zona più prospiciente alla riva.
La soluzione proposta nasce dal desiderio di armonizzare con il mare la struttura a terra uscendo forte dall’impatto non lontano dalle verticalità di Manhattan.

La scelta compositiva è tutta affidata al vento ed alle vele di soluzioni con tende di forte impatto ed emergenti nel piatto comune organizzare dei volumi provvisori dei piccoli depositi e cantieri del porto.

 

 

 

 

 

 

Il risultato che si è inteso ottenere è quello di costruire il moto ondoso nella struttura di proiezione frontale con le vele ed i pennoni che le consentono.
Un gioco importante è ottenuto dalla pavimentazione di conduzione e differenziate tra loro.

Ritrovarsi in questo luogo è ricerca di armonia e di sensazione di mutevole come il tempo sul mare. Oggi ci sei domani chissà.
La poesia del luogo si deve interfacciare con l’architettura del legato alla luce incidente delle stagioni.

Il risultato che si è inteso ottenere è quello di costruire il moto ondoso nella struttura di proiezione frontale con le vele ed i pennoni che le consentono.
Vista della giostra ristrutturata e funzionante da collocare all’interno del parco come uno dei fulcri di interesse e di socializzazione.